Questo sito è dedicato alle immagini del Che Guevara che ho trovato disseminate per tutta Cuba, immagini in parte estrapolate dal mio libro "I Mille volti del Che a Cuba" e in parte scattate durante i miei viaggi più recenti nella Isla Grande.
Il libro, malgrado abbia ottenuto molti consensi, per ora non ha ancora un editore per cui per adesso è visibile solo in versione online a questo indirizzo millevoltidelche.com

Chi sono e perché queste foto

Tre “amori” mi hanno portato a pensare di fare un libro di fotografie sul Che Guevara a Cuba, il primo, il più vecchio, è la fotografia, la conosco da sempre, mio padre aveva questa passione e io penso di essere entrata in camera oscura appena ho cominciato a camminare. Ho iniziato a fotografare da bambina con una vecchia Leica e con lei ho imparato a guardare in un mirino che si mangiava un pezzo dell’inquadratura perché non era reflex e sempre lei mi ha insegnato a “capire” la luce perché l’esposimetro non c’era. Poi sono cresciuta, ho fatto una scuola di fotografia, ma della fotografia non ho mai voluto farne una professione, perché ho sempre pensato che per tanto che una persona possa amare il suo lavoro, nel momento in cui viene pagato per farlo, non è più un amore libero.
Il secondo e il terzo amore sono legati tra loro e non so nemmeno dire quando sono nati e chi dei due è nato per primo; Cuba e Ché Guevara, miti, ideali e sogni di chi come me aveva 19 anni nel ‘68.
Dopo la scuola di grafica ho cominciato a lavorare prima presso uno studio fotografico dove realizzavo “bricolage” per le riviste (Brava, Casaviva ecc) poi per qualche anno ho fatto la grafica in proprio infine, un po’ per caso ho cominciato a occuparmi di “food” presso uno studio fotografico di due amici e ora, a distanza di più di 35 anni, sono iscritta all’ordine dei giornalisti e continuo questo lavoro scrivendo ricette e realizzandole materialmente per foto di riviste specializzate in food e no (Sale&Pepe, Donna Moderna, ecc).
Sono quindi sempre stata a contatto con la fotografia anche se solo marginalmente nell’ambito lavorativo ma non ho mai smesso di fare foto solo mie e solo per il piacere di farle.

Nel 1998 sono stata per la prima volta a Cuba, un sogno sognato per tanti anni e finalmente realizzato, lì ho cominciato, tra le tante foto, a collezionare una serie di immagini dedicate dal popolo cubano a Ché Guevara. Murales, cartelli, foto nei negozi o nelle case, muri dipinti con il volto del Ché in maniera anche infantile sono disseminati per tutta l’isola.
Sono poi tornata a Cuba diverse volte, e piano piano, le foto dedicate al Ché sono diventate tante, fino a farmi venire la voglia di raccoglierle tutte e pensare di farne un libro.

A marzo del 2008 sono tornata a Cuba con una bozza di libro e ho incontrato Alberto Granado, l'amico con cui il Ché ha condiviso il viaggio con la motocicletta attraverso l'America Latina; dopo avermi con molta generosità accolto in casa sua e dopo un'amabile chiacchierata, Granado mi concede di fotografarlo nel suo studio davanti al quadro dell'amico "Fuser", così lui chiamava il Che, regalandomi poi una bellissima dedica scritta di suo pugno per il libro.

In quell'anno conosco anche Camilo Guevara, figlio del Che, anche lui ha dimostrato interesse al progetto giudicandolo innovativo nel contenuto e cioè non il solito libro di foto di repertorio del Che, ma immagini che rappresentano il grande “amore” che lega ancora i cubani al padre.

Sempre nel 2008 l’amico Vando Martinelli (ex giornalista dell’Unità, funzionario dell’allora PC e co-fondatore di “Italia-Cuba” che vive da anni all’Habana dove collabora con il ministero della cultura cubana) mi presenta Reynaldo Gonzales, intellettuale e scrittore cubano che in Italia vinse nel 2000 il premio Calvino per il libro “Sottomessi al cielo” il quale qualche tempo dopo scriverà per me una interessante presentazione del libro.
L'apprezzamento di queste persone alla mia bozza di libro mi ha spronato ad andare avanti in questo mio progetto

Le foto che ho raccolto in tutti questi anni sono state fatte all’Habana e in giro per quasi tutta l'isola.
Forse in alcuni casi la qualità delle foto non sarà perfetta perché dopo il primo anno dove avevo portato a Cuba la mia vecchia e gloriosa Canon, mi sono convertita, mio malgrado, al digitale, più comodo per tanti motivi, e poi una piccola macchinetta mi consente di catturare con velocità attimi di vita, inoltre non ho mai voluto usare il flash anche in situazioni di luce carente quindi delle foto appaiono “sgranate” o leggermente mosse ma sono la rappresentazione di quel momento vero, unico e irripetibile, ed è questo che io chiedo a una fotografia.
Una parte di questi scatti sono stati esposti in una mostra al Circolo Arci Bellezza di Milano con il patrocinio del Consolato Cubano e alla presenza del Console Eduardo Vidal, dell'amico Vando Martinelli e di Sergio Marinoni Presidente Nazionale dell'Associazione di Amicizia Italia-Cuba, poi qualche mese più tardi la mostra è stata replicata all' Arci Corvetto di Milano. Grande è stata per me la soddisfazione di aver avuto tanti visitatori e tante critiche entusiaste del mio lavoro, sia nell'ambito delle mostre, sia per la rilevanza avuta da una parte della stampa, in primo luogo la galleria fotografica che la Repubblica ha mi dedicato.
milano.repubblica.it/cronaca/2013/06/18/foto/monumenti_poster_e_graffiti_i_volti_del_che_a_cuba-61329050/1/#1
Inoltre, per l'evento della mostra all'Arci Corvetto e stata aperta una pagina Facebook: www.facebook.com/imillevoltidelche?ref=hl


Contatto: paola@cheguevara.photography

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